Inail e Invimit Sgr hanno firmato l’atto di apporto per il conferimento al fondo “i3–Università” di sette studentati, già di proprietà dell’Inail, per un valore di apporto di 50 milioni di euro. Grazie a questa operazione Inail diventa il principale quotista del fondo al quale contribuisce anche, indirettamente, attraverso il fondo dei fondi “I3-Core”, che ha apportato liquidità al fondo “i3-Università” per 14 milioni di euro.
Il fondo “i3-Università” potrà investire principalmente in immobili destinati alla ricerca universitaria o in immobili che possono essere convertiti a tale uso. Si tratta di un fondo comune di investimento immobiliare di tipo chiuso, riservato, al quale hanno già aderito l’Università di Bari, il Ministero dell’Economia e delle finanze e il fondo “i3–Core”, Comparto Stato. Obiettivo del fondo è sviluppare nuova edilizia da destinare all’istruzione e alla ricerca, da locare agli enti universitari e di ricerca.
Si prevedono, pertanto, azioni tese alla valorizzazione e alla riconversione degli immobili acquisiti dal Fondo oltre ad attività finalizzate alla ottimizzazione della redditività del portafoglio locabile e alla dismissione degli asset non valorizzabili e pronti alla vendita.
Per quanto riguarda i sette immobili conferiti dall’Inail a “i3–Università”, questi sono situati in Emilia Romagna (Parma, Modena e Bologna), Marche (Ancona), Toscana (Pisa), Umbria (Perugia) e Veneto (Verona).