Testo della lettera di precisazione in relazione all’articolo pubblicato oggi sul Fatto Quotidiano dal titolo: “Ha 12 miliardi di immobili vuoti. Ma lo Stato si dissangua in affitti”.
Caro direttore,
Il suo quotidiano si è occupato con grande evidenza del tema, certamente cruciale, della gestione del patrimonio immobiliare pubblico.
Invimit è una Sgr le cui quote sono detenute al 100% dal Mef. Si tratta quindi di una società che opera in regime di mercato ma nell’interesse pubblico.
Con questo spirito e volendo quindi offrire a suoi lettori una informazione completa (non richiesta preventivamente dall’autore dell’articolo), desideriamo chiarire la natura, la missione e gli obiettivi sin qui conseguiti da Invimit.
1) Invimit é stata istituita per creare e gestire Fondi immobiliari a cui lo Stato e gli Enti territoriali possono conferire il proprio patrimonio immobiliare inutilizzato (e deteriorato) per valorizzarlo e metterlo a reddito.
Diventa operativa nel 2014 ed in soli 3 anni si impone come uno dei principali player del mercato immobiliare italiano (come confermato da operatori indipendenti).
2) I numeri della semestrale 2018 confermano il trend di crescita ed i risultati conseguiti: 9 Fondi istituiti, 1,3 miliardi di euro il valore complessivo del portafoglio, tra il 17% e il 32% la crescita del valore delle quote dei fondi, tasso di occupazione al 100% del fondo destinato alle locazioni dello Stato, 28 milioni di euro l’anno i canoni già generati ed in costante aumento, 18 grandi progetti di rigenerazione urbana avviati nelle principali città italiane (Bari, Venezia,Sassari, Udine, Torino, Roma).
3) Non é dunque vendere immobili di scarso valore, ossia “svendere”, il mandato di Invimit, al contrario l’obiettivo è creare valore e reddito dal portafoglio gestito per massimizzare il valore dei fondi e contribuire alla riduzione del debito pubblico.
4) L’esperienza svolta sin qui dimostra che la valorizzazione del patrimonio pubblico italiano può avvenire in modo efficiente, onesto e profittevole per lo Stato italiano attraendo investitori e partecipando positivamente ai processi di rigenerazione urbana.
Sarebbe sfidante se i quotidiani come il suo se ne occupassero con maggiore frequenza ed attenzione e non solo in occasione del rinnovo dei vertici. Ma questo è certamente un caso.